LASCIATECI IL NOSTRO “PAESE”

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Sta diventando di uso comune identificare i nostri paesi come “borghi”.

La cosa non sembra rilevante, soprattutto a fronte di tante e ben più gravi cambiamenti che ci interessano, a cominciare dallo spopolamento e la minaccia di estinzione.

Tuttavia può essere utile il tentativo di salvare almeno l’identità storica, antropologica, ma anche urbanistica di questa “Italia minore” che in Abruzzo e Molise rappresenta il 67% dell’intero territorio regionale.

L’adozione del termine “borgo” al posto di “paese” non è casuale ed indica un riconoscimento di valore, infatti viene molto utilizzato nel settore turistico e per attività  di promozione ed attivazione del consenso, come se il “paese” fosse meno attrattivo dell’attenzione e dell’interesse generale.

Ma  “è sbagliato definire così i paesini e abitati  quando in urbanistica hanno origini diverse. Il borgo nasce a ridosso delle mura e come una forma di estensione delle stesse, con logiche diverse di aggregazione: la città murata garantisce sicurezza nei momenti di pericolo, rappresenta il luogo degli affari e regola giuridicamente i rapporti con gli insediamenti “fuori le mura.” Con il tempo alcuni di questi insediamenti sono stati  inglobati con l’ampliamento della cinta muraria per cui ancora oggi troviamo “ borghi” all’interno della città.

“Per borgo si deve intendere un tessuto insediativo ad alta densità antropica, con funzione mista residenziale-commerciale e con prevalente forma lineare, inizialmente sviluppatosi esternamente in prossimità delle mura medioevali. Quindi non è corretto indicare o qualificare come borgo un piccolo abitato sparso, pure di modeste dimensioni, che forse potrà vantare una fondazione/formazione di castello o paese dotato di mura castellane, ma sprovvisto di questi tessuti edificati extramoenia (fuori delle mura)”. ( Le frasi virgolettate sono di www.studiotecnicopagliai.it/non-chiamateli-borghi).

La storia del “ paese” è, dunque, totalmente diversa, nasce in modo diverso e si sviluppa con caratteristiche diverse.

Dunque chi usa “borgo” per indicare il proprio “paese”, tenta di cambiarne i connotati.

Molte cose i nostri paesi hanno perduto (diritti, opportunità), ma lasciamogli almeno il nome, per favore. Restiamo paesani, non borghesi.